Scacco matto alla UE, non agli esuli.

“Revocare l’immunità di tre eurodeputati catalani rende il Parlamento europeo “complice” dell’abuso dei diritti umani da parte della Spagna”. Aamer Anwar, mio caro amico ed avvocato del Ministro catalano e professoressa della St Andrews University Clara Ponsatí, così ha parlato dopo che il Parlamento europeo ha votato per revocare la sua immunità parlamentare, insieme quella dell’ex presidente Carles Puigdemont e Toni Comin. Tuttavia Aamer Anwar, che ha conseguito il successo legale schiacciante contro il tentativo di estradare Clara dalla Scozia, ha affermato che il legislatore europeo ha stabilito un “precedente molto pericoloso“. Ha detto: “Questo voto per revocare l’immunità degli eurodeputati catalani rende il Parlamento europeo complice dell’abuso dei diritti umani fondamentali da parte della Spagna. “Piegando la volontà del parlamento alle esigenze della Spagna, l’Europa ha stabilito un precedente molto pericoloso per qualsiasi altro stato canaglia che desideri attaccare la democrazia. Clara non ha commesso alcun crimine se non quello di difendere i diritti umani fondamentali del popolo catalano e il suo diritto di voto. E’ aberrante che si debba essere imprigionato nel cuore dell’Europa per aver eseguito la volontà democratica del popolo. Questa non è certamente la fine della questione e sarà combattuta legalmente ai massimi livelli “. 

L’avvocato dell’ex presidente della Generalitat Carles Puigdemont, Gonzalo Boye, ritiene che la magistratura belga respingerà nuovamente l’estradizione dei politici catalani in esilio se il magistrato della Corte suprema Pablo Llarena riattiva l’ordine europeo contro di loro, dopo che il Parlamento europeo ha revocato l’immunità parlamentare. Secondo Boye, il rifiuto dell’estradizione dell’ex ministro della Cultura Lluís Puig si basava sulla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea e, quindi, sulla presentazione delle questioni preliminari da parte di Llarena alla Corte di giustizia delle Comunità europea non cambierà la posizione né del tribunale europeo né di quello belga, ha detto.

Dopo che il Parlamento europeo ha approvato la petizione, Boye ha detto che le risoluzioni saranno lette e, nei prossimi mesi presenteranno domanda di annullamento dinanzi al Tribunale dell’Unione europea. Quindi, Puigdemont, Puig e Clara Ponsatí si muoveranno nello spazio europeo più o meno in libertà.

Boye, invece, ha evidenziato i quasi 300 eurodeputati che non hanno appoggiato la petizione, tra voti contrari e astensioni, il che significa che la vittoria dello Stato spagnolo “non è stata una marcia militare”. Secondo lui, i deputati del popolo, i liberali ei socialisti hanno infranto la disciplina del voto. Boye ha riassunto la nuova situazione in questo modo: 

“Ecco uno scacco matto. Ora dobbiamo sapere quante giocate ci vogliono “.

Luca Polo per il Partito di Veneti

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