Presentata la lista di Venezia del Partito dei Veneti

Presentata la lista Provinciale del partito dei Veneti che correrà alla prossime elezioni regionali. 

Daniel Basso, Coord. Prov. di Venezia del Partito dei Veneti presenta l’evento specificando come “Abbiamo creato una lista provinciale eterogenea, con volti storici delle battaglie indipendentiste e autonomiste, affiancati da giovani motivati e preparati perfettamente in grado di governare la nostra Regione. C’è una gran voglia di cambiamento e di sostituire una classe politica inadatta e incapace, con una che riesca in tempi rapidi a far trattenere in Veneto le risorse economiche dei veneti”.

Alla conferenza stampa era presente il Coord. Regionale del Partito dei Veneti Giacomo Mirto che ha spiegato come “Il Partito dei Veneti ha riunito le sigle autonomiste e indipendentiste che per la prima volta si presentano unite. Sono passati quasi tre anni poi dal referendum autonomista e il totale fallimento dei partiti nazionali è sotto gli occhi di tutti. Hanno infatti governato a Roma la Lega, il PD e i 5 Stelle ma da nessun governo sono arrivate risposte: solo tante parole a vuoto. Anche per questo abbiamo dato vita al Partito dei Veneti, un partito territoriale che risponda solo agli interessi dei veneti e che sia in grado di ottenere da Roma reale autonomia fiscale”.

Stefano Zecchi Candidato Sindaco per Venezia; “Noi non siamo una lista civica, ma facciamo parte di partito strutturato che vuole autonomia e autogoverno. Per il Veneto, come per Venezia. Su questo tema Regione e Venezia devono dialogare e lavorare insieme per questo obiettivo”

Alessio Morosin, Avvocato, fondatore di Indipendenza Veneta e Capolista per la prov di Venezia alla domanda di come possa il Partito dei Veneti riuscire dove Zaia ha fallito nonostante il suo grande consenso Morosin spiega come: “sono due le considerazioni da fare. Uno: il partito dei venti non ha condizionamenti dai partiti italiani, i quali hanno esigenze ed equilibri di governo che noi non abbiamo. E l’esperienza di lega e 5 stelle lo dimostrano. Due: la trattativa sull’Autogoverno impone assunzioni di scelte di natura istituzionale, attuative della volontà dei veneti. Non c’è nulla da trattare con lo Stato italiano dopo l’approvazione delle leggi regionali su autonomia e autodeterminazione; dopo la sentenza 118/2015 della corte costituzionale; dopo il voto referendario del 22 ottobre 2017 ove il 98% dei veneti ha detto chiaramente cosa vuole. Basta giochi politici e partitici sulla pelle dei veneti. Allo Stato chiediamo soltanto di dare concreta soddisfazione all’autonomia deliberata ed entro un termine definito e inderogabile. Vogliamo avere competenze sulle 23 materie e risorse relative alle circa 120 funzioni. Superato quel termine Consiglio e Giunta Regionale unilateralmente devono dare avvio ad “atti istituzionali di disubbidienza fiscale”. Ribadisco “istituzionali”.  Significa dirottare le tasse che i veneti pagano allo Stato, in un conto gestito dalla Regione con atti del Consiglio e della Giunta”.

L’On. Corrado Callegari, dirigente bancario e candidato per le elezioni regionali;  “Abbiamo un residuo fiscale, ovvero la differenza tra quanto paghiamo e quanto riceviamo in servizio, di circa 15 miliardi. Soldi che lo Stato regala ad altre Regioni e vengono usati per mantenere istituzioni con i bilanci negativi. E’ un meccanismo sostenuto da tutti i partiti nazionali, prendendo i voti da nord a sud, lega compresa. I veneti dicano basta convintamente insieme a noi votando il Partito dei Veneti”. 

Nicola Fragomeni, Sindaco di Santa Maria di Sala candidato per le elezioni regionali; “Il mio impegno per questo partito sarà totale. Cercherò di non deludere chi crede in me e in un significativo cambiamento. Da Sindaco infatti, sento l’esigenza che gli enti locali ottengano più risorse economiche tramite una reale autonomia fiscale. Autonomia che premierà le imprese, le famiglie e quindi tutti i cittadini veneti”. 

Giancarlo Dolfin, conte veneziano e candidato per elezioni regionali; “i veneti si sono stufati di votare partiti nazionali senza ottenere risultati. La lega ha governato 1 anno con zero risultati concreti, dobbiamo cambiare passo e lo possiamo fare con il Partito dei Veneti”.

Barbara Benini, imprenditrice e candidata per elezioni regionali;”L’autogoverno del Veneto è il primo obiettivo mio e della lista PdV. Gli imprenditori come me, meritano risposte, meritano una tassazione umana e istituzioni che le sostengano realmente”.

L’On. Sabina Fabi pensionata e candidata per elezioni regionali; “Mi sono presentata con il Partito dei Veneti per coerenza. Ho lottato anni per autonomia e autogoverno e ho trovato oggi in questo partito la mia naturale casa dove portarle avanti”.

De Lazzari Anna Paola, medico e candidata per le elezioni regionali;  “Amo il mio territorio Con i soldi che ogni anno il Veneto regala a Roma potremmo rilanciare la cultura veneta. Siamo ad esempio ancora in attesa degli indennizzi per il tornado che ha colpito la Riviera del Brenta. Sono a favore della libertà di scelta medica in ogni ambito: le persone sono essere umani non numeri e il sistema sanitario deve tenerne conto”. 

Elena Pagliaro, dentista e candidata per le elezioni regionali; “Per avere un futuro in Veneto i nostri giovani devono poter vivere in un territorio dove le istituzioni li mettano nelle condizioni di poter vivere, lavorare, farsi una famiglia. Per questo reputo l’autogoverno essenziale per la nostra Regione”:

Sandro Migotto, professionista di Portogruaro e candidato per elezioni regionali; “Diamo ai veneti l’occasione storica di votare l’unico partito territoriale presente in Veneto. I partiti tradizionali di destra e sinistra non sono stati capaci di dare risposte, ora tocca a noi”.

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