indipendenza e autogoverno, facciamo chiarezza!

Stati nazionali: istituzioni in declino
Gli Stati nazionali sono oggi tendenzialmente chiusi verso l’esterno, centralizzatori e autoritari verso l’interno.
Sono in permanente conflitto tra loro ed esercitano il potere in modo esclusivo, basandosi su strutture piramidali ingessate, sempre più costose con processi decisionali lenti, rigidi ed inefficienti. Il mondo oggi pretende “attori” con grandi capacità di elaborazione e scambio d’informazioni, in grado di elaborare processi decisionali veloci, efficienti e trasparenti, che pratichino la collaborazione pubblico-privato, nei quali il cittadino sia realmente sovrano. Basti pensare che oggi 1.5 miliardi di persone (pari al 22% della popolazione globale) vivono in 600 aree “metropolitane”. Queste 600 aree producono $30 bilioni del Pil globale di cui $21 bilioni prodotti dalle prime 100 di queste.
Per queste ragioni gli Stati nazionali così come concepiti si pongono fuori dalle nuove dinamiche globali, trasformandosi in vecchi e obsoleti arnesi che condannano i propri cittadini ad un futuro di precario, emarginazione, povertà ed emigrazione. Vogliamo un Veneto che sia in grado di creare reti tra i cittadini, tra le imprese e tra le istituzioni, dove si investa in modo costante per modernizzare le infrastrutture, sostenendo le iniziative imprenditoriali innovative. Per farlo dobbiamo sviluppare un Paese dove il potere viene esercitato vicino ai cittadini, con poca burocrazia e che dia loro risposte rapide e concrete.
Ha ancora senso parlare oggi di “indipendenza” e “autogoverno”?
Al termine della seconda guerra mondiale gli Stati al mondo erano circa 70, ora ce ne sono quasi 200. Di questi ben pochi sono nati dopo una guerra, la maggior parte pacificamente applicando il principio di autodeterminazione. Solo in Europa abbiamo ad esempio la Repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Islanda, la Lettonia, l’Estonia e la Lituania. “Small is beautiful”, basti pensare che in Europa e nel mondo, i Paesi ai vertici delle classifiche per PIL-Pro Capite, servizi al cittadino, sicurezza, benessere e felicità sono tutti sotto 10 milioni di abitanti. Perché? Perché gli Stati piccoli, snelli ed efficienti funzionano meglio di quelli grandi, disomogenei e lontani dal cittadino. Il Veneto in Europa si collocherebbe a metà classifica come numero di abitanti e tra i primi dieci come PIL.
Cos’è il principio di autodeterminazione dei popoli?
Il principio di auto-determinazione dei popoli è il diritto che ogni Popolo, Comunità e Nazione ha di diventare indipendente. Una Comunità è tale perché accumunata da una propria storia, cultura, lingua o da comunione di intenti e può quindi decidere anche di organizzarsi con uno Stato proprio perché il diritto di autodeterminazione conferisce ad ogni Comunità, a seguito di una volontà popolare maggioritaria per perseguire l’indipendenza, la facoltà di decidere per sé stessa. Tale volontà può essere manifestata con il voto politico, con un referendum oppure tramite una contrattazione con lo Stato di appartenenza, fatto accaduto nel caso della separazione della Cecoslovacchia che ha originato la Repubblica Ceca e la Slovacchia.
Qualora i veneti diano un chiaro mandato elettorale per applicare il principio all’autodeterminazione cosa accadrebbe? La Costituzione italiana con l’art. 10 recita che “L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme di diritto internazionale…”, cioè fa proprie le leggi internazionali. Pertanto la Carta costituzionale e, di conseguenza la Corte Costituzionale, non hanno competenza per opporsi al diritto di autodeterminazione.
La Regione può quindi indire un referendum regionale consultivo sull’indipendenza proprio in nome del principio internazionale di auto – determinazione. Referendum che diventa vincolante qualora la maggioranza si dovesse esprimere a favore dell’indipendenza. In tal caso vi sarebbero tutti i presupposti perché il nuovo Stato proclami la sua indipendenza in base al diritto internazionale e a quel punto il Presidente della Regione può procedere con la dichiarazione unilaterale d’indipendenza e annunciare al mondo intero che il Veneto si costituisce in Stato indipendente.


“Come tante altre città stato dell’Europa premoderna, anche Venezia… fu poi assorbita nell’ordine degli Stati-nazione. Ma oggi, non c’è tanto da fare per impedire che se ne torni per conto suo.”
Parag Khanna, Connectography
