I nostri anziani sono il nostro futuro

La pandemia ha determinato un serio problema nella gestione delle strutture per anziani, che ottemperando alle direttive ministeriali, hanno dovuto vietare l’accesso in struttura alle famiglie, per tutelare la salute degli ospiti.

Le RSA, “Residenze Sanitarie Assistenziali”, sono strutture non ospedaliere, deputate ad ospitare persone non autosufficienti, che non possono più essere gestite a casa e che necessitano di cure mediche. Nate in Italia negli anni 90, sono in costante crescita: se ne contano 4.629 e prevalentemente vengono gestite da gruppi privati.

Le decisioni prese durante la pandemia hanno evidenziato, due grandi limiti: non hanno contenuto i contagi e hanno portato un enorme sofferenza per i nostri anziani e un grande senso di impotenza per i familiari.

L’isolamento ha causato notevoli peggioramenti anche sullo stato di salute degli ospiti delle strutture, che si sono visti improvvisamente negare il contatto con i familiari, sentendosi ovviamente abbandonati.

Senza contare le ripercussioni psicologiche importanti, che hanno comportato l’insorgenza di disturbi psicologici e depressivi. 

Per chi, come me, aveva un genitore ricoverato in una struttura è stato davvero un momento terribile, pervaso da un senso di impotenza nel vedere il proprio genitore in sofferenza, magari che rifiutava il cibo, che piangeva ad ogni videochiamata, che chiedeva una carezza che non gli si poteva fare.

In futuro bisognerà studiare altre soluzioni per evitare che tutto ciò si ripeta, partendo proprio dalla “Carta Europea dei diritti e delle responsabilità degli anziani bisognosi di assistenza e di cure a lungo termine” da pochi conosciuta, ma che merita di essere ricordata se non altro in questi articoli:

7. Diritto alla salvaguardia da qualsiasi abuso fisico, psicologico, emotivo, sessuale, finanziario, farmaceutico, ivi compresi gli abusi non intenzionali dovuti a negligenza (malnutrizione, disidratazione, trascuratezza igienica, immobilità forzata).

8. Diritto ad essere trattato nel pieno rispetto della dignità, vale a dire con umanità, sensibilità, riservatezza, anche se privo di autonomia, mentalmente involuto o fisicamente inabile.

9. Diritto a ricevere informazioni comprensibili e strumenti accessibili per effettuare denunce di abusi alle autorità competenti e a ricevere risarcimento in caso di maltrattamenti, abuso o abbandono.

10. Diritto ad interagire con il mondo esterno e a mantenere relazioni sociali e affettive attraverso uscite per passeggiate, incontri con amici e familiari, partecipare alla vita civile e alle attività culturali esterne, anche ricevendo assistenza in caso di difficoltà motorie, uditive o di vista, demenza o altre infermità cognitive, afasia, mancanza di abilità linguistiche e/o differenze culturali.

Siamo fermamente convinti che è dovere delle autorità pubbliche e di coloro che prestano assistenza proteggere tutte le persone che diventano dipendenti dagli altri per le loro esigenze quotidiane e permettere loro di vivere una vita dignitosa fino al termine della loro esistenza.

Come Partito dei Veneti, da sempre siamo attenti alle problematiche del territorio, ci mettiamo a disposizione di tutti i cittadini che abbiano bisogno di aiuto per denunciare situazioni di disagio o per segnalare dei miglioramenti che possono essere attuati anche tramite interventi sulle amministrazioni locali.

I nostri anziani sono il nostro futuro: attraverso i loro racconti e la loro saggezza possiamo costruire un futuro migliore!

Francesca Bassi

(Circolo Sebastiano Venier – Partito dei Veneti)

Link utili

https://www.age-platform.eu/sites/default/files/European%20Charter_IT.pdf

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